L’Eurodestra, fu un accordo di MSI-DN del 1978, con altri movimenti di Destra europei come il francese Parti des Forces Nouvelles di Jean-Louis Tixier-Vignancour, lo spagnolo Fuerza Nueva di Blas Piñar e il greco Unione Politica Nazionale.
Alle elezioni europee del 1979, il MSI-DN riuscì a ottenere degli eletti, quattro, che finirono nel Gruppo dei non iscritti. In quelli gli anni, che erano quelli cosiddetti “di piombo” e della strategia della tensione, l’MSI ebbe oltre una ventina di vittime tra dirigenti e giovani militanti.
In quel periodo il partito insisté sulla «crisi del sistema», ovvero sull’inadeguatezza della struttura istituzionale del paese nel gestire i suoi reali bisogni. Fu proposta anche una forma di governo alternativo basata sul modello della repubblica presidenziale.
In seguito alle elezioni europee del 1984 il MSI-DN ottiene il 6,47% e 5 europarlamentari che, insieme con gli eurodeputati del Front National, formano il Gruppo delle Destre Europee al Parlamento Europeo.
Nel 1985 il MSI votò a favore della conversione in legge del decreto di liberalizzazione del mercato televisivo e ottenne, per la prima volta nella storia repubblicana, la presidenza di una Giunta, quella delle elezioni alla Camera, con Enzo Trantino, con il consenso dell’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi, che fu il primo ad abbandonare la delimitazione dei rapporti politici all’Arco Costituzionale, ricevendo anche Almirante nelle consultazioni di governo.