La Democrazia è un paradosso irrisolvibile ed una contraddizione logica

Se descrivi una situazione come Catch-22, intendi che è una situazione impossibile perché non puoi avere una cosa finché non ne hai un’altra, ma non puoi avere la seconda cosa finché non hai la prima.
Come dire che nessuno vuole supportarti finché non avrai successo, ma senza il supporto non potrai mai avere successo.

La Democrazia stessa è un paradosso irrisolvibile, paragonabile esattamente ad una “Catch 22”, proprio perché, dovendo essere, anche la Democrazia, comunque un sistema di potere, diviene per definizione un paradosso, dal momento che un potere non può mai esser democratico, senza cessare di essere un potere e questo lo si vede particolarmente bene nelle forme di democrazia attuali, tanto più capiti che i governanti, regolarmente eletti, facciano l’opposto di quanto sia voluto dal popolo, se non addirittura disattendano il programma con cui si erano proposti e per cui erano stati eletti.

Per questo credo che sia fondamentale, non mirare tanto a migliorare i meccanismi democratici, volti a coinvolgere formalmente le masse più direttamente nelle decisioni, perché comunque il potere derivante da quel meccanismo, verrà sempre intercettato dalla persona che rappresenta l’autorità di turno, che agirà pertanto sempre discrezionalmente, fintanto ne avrà possibilità.

Molto più importante sarebbe, a mio avviso, potenziare i meccanismi costituzionali che rendano intoccabili le libertà fondamentali, che sono poi le uniche cose che effettivamente contano e che se tutelate, ci mettono in salvo da qualsiasi abuso che possa mettere a rischio la nostra esistenza, pertanto i diritti fondamentali che non debbono finire al vaglio discrezionale dei governanti, sono la vita, la salute, la proprietà privata e l’istruzione.

In molti si sorprenderebbero nell’apprendere che il termine “democrazia” non appare neanche una volta nella Dichiarazione di Indipendenza americana del 1776 e tanto meno nella Costituzione degli USA; la ragione sta proprio nello scetticismo da parte dei Padri Fondatori , che guardavano con diffidenza e timore al nudo concetto di democrazia, perché erano consapevoli del fatto che le cose più importanti non devono passare dal vaglio discrezionale di una persona, ma debbano essere sempre garantiti a monte.

La Costituzione americana, che oggi prendiamo ad esempio, è dunque, principalmente, un documento strutturale e procedurale che specifica chi e come debba esercitare il potere; si tratta dunque di uno scudo per proteggere le persone dal governo e non il contrario. La costituzione americana è stata dunque strutturata con la funzione di governare il governo e non il popolo. La Carta americani dei Diritti dunque, istituisce i diritti del popolo contro le infrazioni dello Stato. L’unica cosa che i cittadini possono chiedere dallo Stato, sotto la Carta dei Diritti, è un processo da parte di una giuria. Il resto dei diritti dei cittadini, sono solo protezioni dallo Stato. Per circa un secolo dopo la ratifica della Costituzione di fatti, la proprietà privata, i contratti ed il commercio nei confini degli Stati Uniti erano sacri e il potere di intromissione da parte del Governo era molto vicino allo zero, appunto per garantire, nella concretezza che venisse protetta la libertà.

Marco Rigamonti
Scrittore saggista e romanziere.

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