Annessione del Veneto e del Lazio, proclamazione di Roma come capitale d’Italia.

I territori ottenuti dalla Destra storicaDurante il governo della Destra storica, si procedette inoltre nel tentativo di completare l’unificazione del territorio italiano. Tale obiettivo fu raggiunto solo in parte. Al 1861 mancavano ancora all’Italia i territori del Veneto, la Venezia Giulia, il Trentino, il Lazio e Roma. La Destra storica riuscì a ottenere alcune importanti acquisizioni territoriali. Il Veneto e il Lazio con Roma furono i territori ottenuti in questi anni attraverso l’impiego degli eserciti:

Il Veneto1) Nel corso della guerra austro-prussiana del 1866, l’Italia si schierò con la Prussia contro l’Austria. Nonostante le sconfitte subite dall’esercito italiano a Custoza, un paese nei pressi di Mantova, e dalla flotta nell’isola di Lissa nel Mar Adriatico, l’Italia riuscì a ottenere il Veneto. Per gli italiani questo conflitto è ricordato come Terza Guerra d’indipendenza.

Il Lazio e Roma2) Il 20 settembre 1870 i bersaglieri, un corpo di fanteria, dopo essersi scontrati con le truppe del Papa, entrarono a Roma attraverso la breccia di Porta Pia. Roma venne occupata – con l’eccezione dei palazzi del Vaticano – e un successivo plebiscito sancì l’annessione dei territori di Roma e del Lazio al Regno d’Italia. L’anno successivo la capitale fu spostata da Firenze a Roma. I rapporti tra Regno d’Italia e Santa Sede vennero regolati dalla legge delle guarentigie che, emanata nel maggio 1871, riconosceva al papa numerose libertà e tutele.

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